Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione propri e di terze parti per le sue funzionalità e per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.

PALLANUOTO

La Storia

La pallanuoto fu uno dei primi sport di squadra a essere introdotto nel programma dei giochi olimpici moderni: la sua prima apparizione risale alle Olimpiadi di Parigi del 1900.
Il gioco si sviluppò contemporaneamente in Europa e negli Stati Uniti negli anni compresi tra il 1860 e il 1880 secondo modalità diverse.Nel 1870 il London Swimming Club codificò alcune regole per giocare in acqua quello che veniva chiamato football, ma che in realtà era il rugby . Il primo incontro ufficiale si disputò in uno specchio d'acqua situato nei pressi del Crystal Palace.
Anche negli Stati Uniti il gioco era piuttosto ruvido e spesso degenerava in autentici scontri. Nel 1897 Harold Reeder, di New York, formulò le prime regole 'americane' per questa disciplina, con lo scopo di ridurre l'eccessiva durezza del gioco. La gara era incentrata sulla forza ed erano frequenti gli scambi di colpi 'proibiti' e le lotte sotto la superficie dell'acqua, nonché i casi di giocatori che presentavano sintomi di asfissia. Nel 1877 in Scozia il gioco cominciò ad assumere sembianze più simili a quelle attuali. Furono aggiunte le porte, furono sostituite le palle di gomma piena con palle da calcio e vennero adottate regole che proibivano di affondare sia il pallone sia l'avversario, a meno che non fosse in possesso di palla; di conseguenza il gioco divenne più veloce e più popolare. La versione scozzese della pallanuoto si diffuse rapidamente in Inghilterra e in tutto l'Impero britannico, per raggiungere poi l'Austria e la Germania (1894), la Francia (1895), l'Ungheria (1899) e il Belgio (1900). Nel 1911 la Fédération internationale de natation amateur (FINA) impose a tutti i paesi membri le regole scozzesi.
Nel 1912 fu reso obbligatorio il pallone di cuoio, che però assorbiva acqua e diventava pesante e scivoloso, sfuggendo dalla mano del portatore. Fu solo dopo le Olimpiadi di Berlino (1936) che la palla venne costruita con materiali diversi: prima con uno speciale cotone e poi con nailon ricoperto da un sottile strato di gomma, inizialmente di colore rosso e dal 1948 di colore giallo. Questi palloni divennero ufficiali solo nel 1956. Come detto, la pallanuoto è sempre stata presente nel programma dei giochi olimpici dall'Olimpiade di Parigi del 1900; in quell'occasione fu la Gran Bretagna a vincere la prima medaglia d'oro in questa disciplina.  [fonte www.treccani.it]

 

Ufficiali di  Gara

 La pallanuoto è uno sport di squadra. Ogni squadra è composta di 13 giocatori, 11 di "movimento" e 2 portieri (il secondo portiere in Italia è obbligatorio solo nei campionari di A1). Di questi 13,  in acqua se ne possono schierare soltanto 7 contemporaneamente, uno dei quali obbligatoriamente come portiere. Non ci sono limiti al numero di cambi. La partita dura quattro tempi, da 7 a 10 minuti ciascuno a seconda dei campionati. Per concludere un'azione si hanno a disposizione 30 secondi.

Per lo svolgimento della partita è necessaria la presenza dell'arbitro e di una giuria; nei campionati di A1 maschile e femminile e di  A2 maschile oltre che nelle fasi play-off e nelle finali dei campionati inferiori gli arbitri sono due.  La composizione della giuria, il numero dei giudici presenti ed i compiti svolti da questi cambiano a seconda dei campionati  (regionali o nazionali).

Per le partite regionali è prevista la presenza di un solo giudice che esegue sia il compito di cronometrista che quello di 1° segretario.  In questo caso ciascun tempo della partita ha la durata di 10 minuti continuati ed il giocatore espulso rientra immediatamente una volta raggiunto il "pozzetto"  (una zona di sosta temporanea in acqua sotto la panchina della propria squadra). Non è previsto, inoltre, il tempo di 30 secondi per concludere l'azione.

 Per i campionati nazionali (A1 maschile e femminile ed A2 maschile)la giuria è composta da 4 giudici, mentre ne servono 3 per le serie inferiori e per le giovanili.

I giudici delle competizioni maggiori si dividono i compiti di  1° segretario, 2° segretario, cronometrista del tempo di gioco  e cronometrista  dei trenta secondi.

  • Il 1° segretario ha il compito di  annotare sul verbale (PNV1) la cronistoria della partita: gol, espulsioni, time-out.
  • Il 2° segretario ha il compito di annotare sull'apposito verbale il tempo delle espulsioni e segnalare, alzando la bandierina del colore corrispondente la calottina del giocatore espulso il termine di 20 secondi di espulsione, autorizzandone il rientro in gioco.
  • Il cronometrista ha il compito di controllare il tempo di gioco della partita fermandolo ad ogni fischio dell'arbitro. Al termine di ogni tempo con un fischio ne annuncia la fine.
  • Il cronometrista dei trenta secondi, anche detto "trentista", ha il compito di controllare il tempo di gioco di ogni azione che è appunto di 30 secondi. Deve fermare il tempo a ogni fischio dell'arbitro, e deve resettarlo in caso di goal, di tiro in porta e di espulsione (fa eccezione il caso di espulsione in coppia).

Nei campionati dove sono previsti solo 3 giudici in giuria, i compiti del 2° segretario e del cronometrista vengono svolti dalla stessa persona.

Per poter diventare giudice di pallanuoto è necessario seguire un corso di formazione, gestito dal Gruppo Ufficiali Gara (GUG) del Lazio, ed un esame finale a discrezione del Presidente regionale. Dopo un primo anno come “aspirante”, si sostiene un esame per passare “effettivo”. Una volta effettivo si può chiedere di diventare arbitro di pallanuoto. In tal caso sotto la guida dei docenti nazionali, si inizia un percorso di formazione e ,se ritenuti idonei, si inizia ad arbitrare partendo dai campionati giovanili con la prospettiva di arrivare  ad arbitrare partite  internazionali a seconda delle capacità e del rendimento.

 

 

 

Joomla templates by Joomlashine