UN PO’ DI STORIA:
Le prime testimonianze di una disciplina antenata del nuoto risalgono al periodo preistorico.
Nella caverna dei Nuotatori, sull'altopiano del Gilf Kebir, sono state rinvenute delle pitture rupestri rappresentanti uomini eseguire movimenti simili a quelli degli attuali stili del nuoto.
Il nuoto divenne un fatto agonistico soprattutto nell’antica Roma durante l'età imperiale, decaduto come sport sociale nel Medioevo, ricominciò a svilupparsi come disciplina sportiva nel diciannovesimo secolo specialmente in Francia e in Germania dove lo stile principalmente utilizzato era il dorso.
Nel 1883 il tedesco Guts Muths organizza la prima gara agonistica di nuoto (e tuffi) ed proprio grazie a questo evento che il movimento natatorio si sviluppa esponenzialmente divenendo cosi il precursore del nuoto moderno e fornendo quindi lo spunto per il suo sviluppo in tecnica e regolamentazione.
Il crawl (oggi comunemente chiamato stile libero) venne introdotto come stile natatorio nel 1873 da John Arthur Trudgen, che lo copiò dallo stile degli amerindi mentre lo stile a farfalla, che inizialmente era una variante della rana, venne accettata come stile distinto nel 1952.
ORGANI ISTITUZIONALI
FIN
La prima certificazione di un'attività di nuoto in Italia si può far risalire al 1889 con la fondazione da parte di Romano Guerra, dell'Associazione Romana di Nuoto, che si evolverà, il 23 Maggio 1900, con la costituzione della FIRN (Federazione Italiana Rari Nantes) per poi trasformarsi definitivamente, il 13 maggio 1930, nella fondazione della più moderna ed ancora attuale Federazione Italiana Nuoto con l’allora presidente Leandro Arpinati
Le discipline che fanno riferimento alla FIN sono: Nuoto, Pallanuoto, Tuffi, Nuoto Sincronizzato, Nuoto in acque Libere e Nuoto per Salvamento.
Ad oggi risultano più di 1200 le società affiliate alla FIN e costituiscono la base dell’attività italiana e una stima molto recente parla di oltre 5.000.000 di italiani che praticano gli sport collegati alla FIN.
La FIN è associata alla FINA massimo organo mondiale delle attività natatorie e della Ligue Européenne de Natation (LEN), equivalente organo continentale.
LEN
La LEN, l'associazione delle federazioni europee di nuoto, fu fondata nel 1927, un anno dopo la disputa del primo campionato europeo. Uno dei suoi primi atti fu l'introduzione delle gare femminili nel programma dei campionati europei. La presenza di numerose nazioni all'avanguardia del nuoto mondiale ha progressivamente reso la LEN una delle più ascoltate componenti della FINA. Molto spesso la LEN ha anticipato i tempi, proposto temi e assunto decisioni che si sono poi positivamente riflesse a livello mondiale e olimpico, in particolare per quanto riguarda le gare del programma dei campionati mondiali e dei giochi olimpici.
FINA
E’ l’organo direttivo del nuoto mondiale che si “fondò” il 19 luglio
NUOTO (svago e salute)
Il nuoto è considerato uno sport completo elemento di svago e salutare, che distribuisce il movimento omogeneamente su tutto il corpo, favorisce la salute il benessere fisico e psicologico e la longevità e ed è proprio per questo motivo che oggi il nuoto oggi è uno degli sport più praticati dagli Italiani ed il suo movimento annovera sostenitori, anche agonisti, di ogni fascia di età.
Anche se non è raro trovare arzilli giovanotti ottantenni che praticano lo sport, in Italia i più piccoli hanno guadagnato il primato dei più sportivi del Belpaese, quasi 6 su 10 (57%) praticano di essi uno sport in maniera continuativa, dove in testa troviamo nuoto e danza, percentuali che non si registrano in nessun'altra età della vita.
I VALORI DEL NUOTO
1. Sacrificio: per emergere nel nuoto sono necessari impegno, passione, dedizione, cura dei particolari. Spesso un anno di preparazione si esprime nei pochi secondi che separano lo stacco dal blocco all’ultimo tocco della piastra.
2. Trasparenza: il nuoto è trasparente, così come il colore dell’acqua. Così come trasparenti sono i risultati: il responso del cronometro è inconfutabile.
3. Universalità: l’acqua è un elemento naturale e vitale. Il carattere salutare della disciplina, universalmente riconosciuto, insieme all’essenzialità dell’acqua, fa del nuoto uno degli sport più praticati nelle famiglie italiane.